Dopo mesi passati a redigere questo blog siamo arrivati alla conclusione.
Siamo partiti da una titubante definizione del nostro verbo/azione e dalla ricerca delle sue forme in lingue straniere e abbiamo cercato di spaziare in tutti i campi inerenti o meno, compresa la pandemia. Ripercorrendo la strada brevemente non possiamo che iniziare dalla storia della nostra parola in questione: la storia della forgiatura.
Dobbiamo citare i Calibi, il primo popolo ad utilizzare il ferro lavorato, e poi muoverci verso occidente grazie alle popolazioni quali Ittiti e Umbri, fino ad arriavare al grande Impero Romano e alle sue numerose innovazioni. Dopo la sua caduta il Medioevo è un altro grande periodo molto importante per la siderurgia soprattutto in campo militare, cosa che si andrà a perdere un po' nel 1700 e completamente nel 1800 con le rivoluzioni industriali. Solo con l'Art Nouveau ci sarà un nuovo boom della forgiatura, soprattutto come opera d'arte legata ad edifici o elementi ornamentali (in particolare abbiamo citato le stazioni della Via Crucis di Mario Tallone). E dopo tutta questa linea temporale non poteva mancare uno sguardo al futuro: un possibile progetto per innovare la forgiatura ed il relativo volantino pubblicitario, da non confondere con le altre immagini di progetti citati nello step relativo ai brevetti.
Sempre parlando di disegni abbiamo parlato più volte delle rappresentazioni di un fabbro intento a lavorare in opere d'arte o pubblicità e spesso queste erano riferite ad Efesto, dio nella mitologia greca, ma questo non è l'unico nome che ricorre parlando della forgiatura, un altro esempio può essere Masamune.
Dalla mitologia allo spettacolo il passo non è lungo, sono numerosi infatti gli spunti presi dai miti nel cinema e di quest'ultimo ne abbiamo parlato brevemente nello Step#10, in generale però anche nei romanzi abbiamo ritrovato il nostro verbo/azione spesso (meno comune è invece ritrovarlo nella poesia).
Il quadro del blog è quasi completo, e nello step precedente si può vedere una semplice mappa concettuale dei passaggi più importanti, compreso il processo di forgiatura vero e proprio. nello Step#17 troviamo un abbecedario inerente e sparse per il blog abbiamo due piccole curiosità.
Con questo post termina il blog che ci ha portato a conoscere in modo più approfondito e a volte sorprendente un azione la cui esistenza risale agli albori delle prime civiltà umane.
Da ora in poi un martello che batte sull'incudine richiamerà alla mente un percorso studiato a fondo che risponde al nome di "forgiatura".
Forgiare
mercoledì 10 giugno 2020
martedì 9 giugno 2020
Step#22 - Invenzioni
Quasi tutti quando pensano al futuro lo immaginano ricco di tecnologia, di robot e gadget che ancora non esistono, quindi perchè non unire anche alla forgiatura qualche elemento che lo rendano all'avanguardia con questa linea di pensiero?
Iniziano ad essere sempre più diffusi i visori in realtà aumentata e a questi sono aggiunti sempre più spesso dei telecomandi, dei guanti o altri indumenti che simulano nel virtuale i nostri movimenti reali.
Come ben sappiamo la forgiatura a mano è diventata un'arte quasi esclusivamente ornamentale, soppiantata dalle industrie e dalla fusione in stampi, questo anche perchè la produzione di oggetti tramite forgia richiede abilità e anche un certo sforzo fisico, elementi che lentamente stanno portando all'estinzione la produzione artigianale.
Lo sviluppo tecnologico, come quello precedentemente citatao, in questo caso può essere d'aiuto in modo da non cedere completamente il lavoro alle macchine, ma sfruttarne le loro potenzialità.
Quello di cui stiamo parlando è un sistema che, tramite visore tridimensionale e lettori integrati dei nostri movimenti, sia in grado di trasferire il lavoro che compiamo senza sforzo nel mondo virtuale a un macchinario che lo riproduce nella realtà.
Nel nostro caso si tratta di forgiare quello che si vuole senza sforzo, ma non dietro un computer automatizzato anzi scegliendo con cura ogni colpo di martello, ogni secondo di tempra e consentendo anche una lavorazione da remoto. In più è possibile registrare la forgiatura di un oggetto e farla ripetere uguale un numero di volte infinito permettendo di raggiungere un misto tra prodotto di artigianato e industriale.
Per ora la tecnologia non è ancora in grado di attuare una registrazione dei nostri movimenti e la loro traduzione nel virtuale con un'alta precisione, e tutto il sistema verrebbe a costare più di quanto un comune artigiano può permettersi, però considerando la velocità del progresso tecnologico questa visione potrebbe avverarsi in meno di un decennio.
Iniziano ad essere sempre più diffusi i visori in realtà aumentata e a questi sono aggiunti sempre più spesso dei telecomandi, dei guanti o altri indumenti che simulano nel virtuale i nostri movimenti reali.
Come ben sappiamo la forgiatura a mano è diventata un'arte quasi esclusivamente ornamentale, soppiantata dalle industrie e dalla fusione in stampi, questo anche perchè la produzione di oggetti tramite forgia richiede abilità e anche un certo sforzo fisico, elementi che lentamente stanno portando all'estinzione la produzione artigianale.
Lo sviluppo tecnologico, come quello precedentemente citatao, in questo caso può essere d'aiuto in modo da non cedere completamente il lavoro alle macchine, ma sfruttarne le loro potenzialità.
Quello di cui stiamo parlando è un sistema che, tramite visore tridimensionale e lettori integrati dei nostri movimenti, sia in grado di trasferire il lavoro che compiamo senza sforzo nel mondo virtuale a un macchinario che lo riproduce nella realtà.
Nel nostro caso si tratta di forgiare quello che si vuole senza sforzo, ma non dietro un computer automatizzato anzi scegliendo con cura ogni colpo di martello, ogni secondo di tempra e consentendo anche una lavorazione da remoto. In più è possibile registrare la forgiatura di un oggetto e farla ripetere uguale un numero di volte infinito permettendo di raggiungere un misto tra prodotto di artigianato e industriale.
Per ora la tecnologia non è ancora in grado di attuare una registrazione dei nostri movimenti e la loro traduzione nel virtuale con un'alta precisione, e tutto il sistema verrebbe a costare più di quanto un comune artigiano può permettersi, però considerando la velocità del progresso tecnologico questa visione potrebbe avverarsi in meno di un decennio.
giovedì 4 giugno 2020
Step#21 - Brevetti
Brevetto morsa combinata con incudine |
Morsa combinata moderna |
Questo è il brevetto di una morsa combinata con incudine, ideata da C.A. Parker e certificata dall'ufficio brevetti degli Stati Uniti nel 1877.
L'incudine e la morsa sono elementi fondamentali per qualsiasi fabbro e la loro combinazione in un unico elemento è stata un'innovazione che rimane in produzione tutt'oggi.
Brevetto di una forgia elettrica |
martedì 2 giugno 2020
Step#20 - Il ferro
Quando ci viene chiesto di scegliere un materiale "testimonial" strettamente legato al nostro verbo in esame non possiamo che pensare subito al ferro.
Questo perchè come raccontato nello Step#08 questo fu il primo materiale trovato e utilizzato in sostituzione al rame.
Ovviamente nel corso della storia la sua lavorazione ha subito notevoli cambiamenti e miglioramenti infatti inizialmente il ferro grezzo veniva cotto in forni sigillatti dove veniva introdotta aria con un mantice e successivamente il prodotto doveva essere battuto per eliminare le scorie (da qui il nome di ferro battuto).
Questo tipo di ferro non veniva ancora temprato come nei secoli successivi, perchè carente di Carbonio e quindi risultava molto duttile e malleabile. Anche per questa ragione si è abbandonata questa tecnica passando a quella più complicata dell'acciaio a pacchetto (Damasco) che consiste nel forgiare il prodotto ottenuto per allungarlo e piegarlo su se stesso svariate volte fino ad ottenere una buona diffusione del carbonio e l'eliminazione delle inclusioni nocive. In più venivano utilizzati tipi di ferro differenti a seconda della necessità che davanto differenti proprietà al prodotto.
sabato 30 maggio 2020
Step#19 - Nella scienza applicata
In tutti gli Step precedenti abbiamo parlato della forgiatura in vari ambiti, dalla sua origine agli sviluppi del 1900, dalla letteratura alle arti, ma non ci siamo mai soffermati sul processo fisico e chimico nello specifico.
Per forgiare un metallo è necessario prima di tutto portarlo ad una temperatura elevata in modo da renderlo malleabile e plastico. Questa temperatura varia in base alla tipologia di metallo usata, ad esempio l'acciaio ha bisogno di raggiungere 800-1200°c, mentre per l'alluminio sono sufficenti 450-500°c. Dopo questo passaggio il metallo arroventato viene battuto a mano o a macchina in modo da ottenere la forma voluta senza rompere le fibre metalliche come invece avviene in altre lavorazioni permettendogli di mantenere una buona resistenza alla fatica.
Successivamente si può procedere con la tempra che costrige il metallo ad un rapido raffreddamento rendendolo duro, ma anche fragile, infatti questo procedimento viene eseguito molte volte fino ad ottenere un buon compromesso tra resistenza e durezza.
La tempratura viene utilizzata sin dal Medioevo e racchiude in sè numerose conoscenze chimiche anche molto complesse (tempratura), ad esempio si dice che nella botte contenente l'acqua per il raffreddamento venissero messi anche olio e urina di cavallo. Quest'ultima veniva utilizzata un po' come superstizione ma anche perchè contenente ammoniaca che favoriva un processo di indurimento chiamato "nitrurazione".
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